Sull’uscita di sicurezza c’è scritto visione.

L’emergenza generata in questo fatidico 2020 dalla pandemia ha infranto molti schemi e accelerato molti processi e cambiamenti che se prima erano o latenti, o in via di embrionale sviluppo, ora sono visibili a tutti.

Un magma che del resto ha invaso un po’ tutti i settori, alcuni mettendoli in ginocchio (si pensi al lusso, al turismo, al mondo dello spettacolo dal vivo…), altri migliorandone le performance (e-commerce, alimentare, farmaceutica hanno conosciuto percentuali di crescita che non si vedevano da tempo nell’economia italiana).
Tuttavia sappiamo che in questo panorama, la principale leva di competitività, e in generale di marginalità, la sta sempre di più assumendo l’innovazione, e in particolare quella tecnologica digitale.

In tal senso infatti, in tutti i settori, dalla GDO all’industria manifatturiera per arrivare fino ai servizi, sembra essere sempre più comune la consapevolezza che l’ICT sia la chiave di successo fondamentale per progettare piani di rinascita che svincolino le imprese dalla crisi. In questo senso dobbiamo leggere positivamente le diverse forme di finanza agevolata ad oggi a disposizione, come il piano Industria 4.0 fino al più recente piano Transizione 4.0, che stimolano imprese a innovare per migliorare la propria competitività.

Per questo noi operatori del settore ICT dobbiamo essere presenti, curiosi e visionari, e aiutare i nostri clienti nella ricerca non di unguenti miracolosi, ma di nuove soluzioni atte ad aumentare le vendite, snellire i processi, in generale costruire nuove traiettorie di marketing, che sfruttino la tecnologia come leva principale del cambiamento.

L’ICT , in tempi di crisi,  porterà alla rinascita di settori e servizi

Dobbiamo essere prima di tutto consulenti, prima che tecnici. Dobbiamo comprendere non solo come sviluppare il software o il design dell’UX o dell’UI dell’e-commerce, ma l’out of home che c’era dietro a quel cliente e quello che c’è adesso, e saper adattare le nostre soluzioni a questa profonda comprensione.

Le sfide che i nostri partner affrontano sono tante, e in molte possiamo essere utili alleati: si pensi alla formazione e all’assistenza tecnica in remoto, oggi più performanti grazie alle tecnologie in realtà aumentata; ai cataloghi dotati di supporti digitali aumentati, che consentono una visione del prodotto in 3D e quindi uno strumento utilissimo a servizio delle vendite, i tools di analytics e big data e la capacità saperli leggere e interpretare, a i tanti altri che, sviluppandoli io stesso con grande passione, potrei citare…

Resilienza e visione, sono queste le qualità su cui puntare

Ma il punto è che tutto ciò necessita di due qualità, da parte dei nostri interlocutori: resilienza, e soprattutto visione. Sono queste che dobbiamo instillare, stimolare, pungolare, rinnovare, e su queste dobbiamo noi stessi esercitarci, perché sono gli unici veri validi strumenti che abbiamo, e che ci traghetteranno, in sicurezza, dall’altro lato del fiume.